Lascia auto con finestrino aperto: “Per far evaporare gli aromi di marijuana”
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota Operativa- della Compagnia di Casarano, all’alba di oggi, 28 settembre 2013, in Alliste, nel corso di servizio specifico di controllo del territorio, finalizzato a debellare reati in genere, hanno arrestato DE VITIS Gianluca Santo, 24enne di Alliste, operaio, conosciuto FF.PP. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile che quotidianamente sono impegnati nei servizi di vigilanza e controllo del territorio al fine di prevenire e reprimere i reati di qualsiasi genere, su segnalazione della locale Centrale Operativa si recavano in Alliste, ove era stato segnalato un tentativo di furto di autovettura. Nel corso del servizio, nel transitare per le vie del centro cittadino, veniva notata un’autovettura (utilitaria) che presentava il finestrino lato passeggero completamente aperto. Da accertamenti eseguiti si provvedeva a rintracciare il possessore del mezzo in questione, il quale riferiva che era sua consuetudine lasciare completamente aperto il finestrino dell’auto. Contestualmente nell’abitazione si sentiva un forte odore tipico di sostanza stupefacente del tipo Marijuana. Lo stesso a specifica domanda riferiva di aver nascosto nell’armadio un piccolo fiore di sostanza stupefacente del tipo Marijuana che ci consegnava, a quel punto si procedeva ad effettuare una perquisizione dell’intera abitazione, e nel giardino retrostante della stessa, veniva rinvenuta una pianta alta circa tre metri ben coltivata. Altresì nella stanza adibita a cucina, sopra il camino contenuta all’interno di una busta confezionata con cellophane trasparente, venivano rinvenuti altri due grammi sempre della stessa sostanza stupefacente. La pianta di Marijuana e la sostanza stupefacente rinvenuta veniva sequestrata. Dell’intera attività di Polizia Giudiziaria veniva informato il PM di turno, nella persona della Dott.ssa Donatina BUFFELLI che concordando con l’operato dei militari del Nucleo Operativo Radiomobile, concluse le formalità di rito, disponeva l’accompagnamento presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
La Redazione